Le tecnologie costruttive sono un settore in continuo sviluppo e ad oggi sono numerose le possibilità offerte dal mercato per realizzare manufatti architettonici ad elevato contenuto tecnologico; non mi riferisco solo ai sistemi impiantistici, ma soprattutto alle stratigrafie che costituiscono l’involucro edilizio.
Le normative vigenti in termini di efficienza energetica, antisismica e acustica impongono che la scelta della tecnologia costruttiva sia valutata molto attentamente, sia per rispettare le prescrizioni di legge, sia per ottenere progetti di qualità, specialmente dal punto di vista del comfort abitativo. Altro aspetto fondamentale sia per gli operatori economici del settore, sia per il committente finale è il contenimento dei costi del processo costruttivo, risparmio che non deve assolutamente gravare sulla qualità del prodotto finito.
I committenti privati oggi sono molto esigenti e spesso molto preparati, tuttavia sul tema dei sistemi costruttivi in legno e sulla bio-edilizia vi sono molti preconcetti, pregiudizi e miti da sfatare, sia per quanto riguarda i costi, sia per quanto riguarda durabilità, garanzie e via dicendo.
Nel caso si optasse per la realizzazione di una costruzione architettonica in legno, è importante affidarsi a progettisti competenti che conoscano in modo approfondito il materiale, le tecnologie costruttive ed il relativo mercato immobiliare.
Qui di seguito adremo descrivendo, sulla base delle nostre esperienze dirette di progettazione, le caratteristiche, i vantaggi e le criticità di tale tecnologia, che è sempre più presente nel mercato edilizio del nostro territorio.
Esistono sul mercato 2 macro-tecnologie costruttive in legno, il sistema a telaio ed il sistema x-lam, che con diverse caratteristiche e diversi livelli di prefabbricazione, coprono la maggioranza delle esigenze del mercato, relativamente all’applicazione del legno come materiale da costruzione nell’edilizia.
Le strutture di questa tipologia vengono utilizzate prevalentemente per interventi su scala ridotta con destinazione residenziale o usi similari.
Nelle costruzioni intelaiate gli elementi portanti non sono separati da quelli di irrigidimento e tamponamento. La definizione di “costruzione intelaiata di legno” deriva dall’inglese "timber frame", ossia telaio di legno. L’ossatura portante, con montanti disposti a distanza piuttosto ravvicinata, il telaio di legno appunto, viene rivestito con pannelli per costituire così una lastra. Vengono impiegate sezioni e materiali di rivestimento standard, connessi mediante semplici mezzi di collegamento come chiodi, viti e bulloni.
Gli elementi di parete, solaio e copertura realizzati in questa maniera sono prodotti in stabilimento a differenti livelli di prefabbricazione e montati in cantiere. Questo permette la rapida chiusura della costruzione (montaggio rapido), a patto però che i piani esecutivi (fondazioni o piano interrato in c.a.) siano pronti prima dell’inizio del montaggio.
Le peculiarità delle costruzioni intelaiate di legno sono in sintesi le seguenti:
Gli edifici prefabbricati di legno vengono di regola costruiti piano per piano ("platform frame"). Le pareti vengono realizzate come elementi compositi, costituiti da un’ossatura portante con montanti e traversi, rivestiti da uno o da ambo i lati con materiali a base legno o gesso, che collegano montanti ai telai.
I montanti assorbono generalmente i carichi verticali provenienti dalla copertura e dai solai di piano. Inoltre, quelli disposti lungo le pareti esterne assorbono anche i carichi orizzontali dovuti al vento agenti sulle pareti stesse.
Dato che il rivestimento (osb) ha anche funzione stabilizzante, tali elementi possono essere molto snelli. Infatti la pannellatura in osb assorbe essenzialmente i carichi agenti nel piano della lastra (carichi dovuti alla funzione di irrigidimento) e viene a sua volta stabilizzato all’imbozzamento dai montanti stessi.
In questa tecnologia costruttiva è molto importante che la progettazione esecutiva tenga presente i moduli standard dei pannelli (di norma 625mm) in modo da minimizzare gli scarti nel processo costruttivo. Le aperture possono essere previste, in linea di principio, ovunque sull’elemento di parete. Un’apertura non allineata con il reticolo viene delimitata da ulteriori montanti e da un architrave disposto su di essi.
Rispetto alla tecnologia X-lam:
Le costruzioni massicce sono costituite da elementi pieni (quasi esclusivamente di legno di Conifere) disposti orizzontalmente che, assemblati per comporre una parete massiccia, assolvono sia funzione portante che di irrigidimento. Il collegamento degli elementi massicci allo spigolo dell’edificio viene realizzato mediante intagli o connessioni di carpenteria classica. Tali sistemi oggi consentono di progettare fabbricati in legno di più piani, compreso elementi strutturali quali vani ascensore e corpi scala.
Specialmente nella progettazione di costruzioni massicce, si deve tener conto in modo adeguato delle caratteristiche particolari del materiale. Nella trasmissione dei carichi verticali, gli elementi massicci vengono sollecitati a compressione perpendicolare alla fibratura, questa condizione porta ad assestamenti importanti che devono essere considerati in fase di progettazione. I problemi connessi a tali assestamenti possono, tuttavia, essere ridotti o eliminati completamente mediante accorgimenti costruttivi e progettuali, curando i collegamenti tra i vari elementi.
In commercio esistono soluzioni miste che utilizzano in parte il sistema a telaio ed in parte elementi in X-Lam.
Inoltre alcuni produttori prediligono sistemi a secco anche per la gestione dei pacchetti dei solai, altre soluzioni prevedono l’utilizzo di massetti più tradizionali (sabbia/cemento o autolivellanti).
In generale il ricorso alla tecnologia della prefabbricazione in legno non è cosa nuova, tuttavia l’incremento esponenziale che nell’ultimo decennio ha avuto tale fetta del mercato immobiliare non è un elemento trascurabile.
Infatti la maggiore attenzione mediatica a tali soluzioni, che si sono affinate ed adattate a regioni geografiche diverse da quelle di origine (prevalentemente montane), sta portando ad un lento abbattimento delle barriere psicologiche che fino ad oggi hanno limitato il numero di committenti privati che avrebbe preso in considerazione l’utilizzo di tale tecnologia.
Per concludere ritengo che la committenza contemporanea, più colta e attenta anche alle tematiche ambientali, si avvicinerà sempre più a questo materiale e alle sue applicazioni nel campo dell’edilizia e della bio-edilizia.
È importante che il Cliente sia affiancato da un tecnico competente, che possa consigliarlo nelle scelte, individuando in modo chiaro i PRO e i CONTRO nel suo ruolo super partes di professionista, senza farsi influenzare da un approccio troppo price oriented che non sempre consente di paragonare in modo equo prodotti diversi che danno risultati diversi.
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